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Preparatevi a un’altra partnership nel settore dell’AI. Current AI, un’iniziativa di interesse pubblico nata per favorire e guidare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in direzioni benefiche per la società, è stata annunciata lunedì durante il French AI Action Summit. Il progetto parte con un finanziamento iniziale di 400 milioni di dollari da parte dei suoi sostenitori, con l’obiettivo di raccogliere altri 2,5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni.
A prima vista, queste cifre possono sembrare modeste nel panorama degli investimenti in AI, considerando che il presidente francese ha recentemente annunciato un pacchetto di supporto privato da 112 miliardi di dollari, che a sua volta impallidisce di fronte ai 500 miliardi di dollari stanziati dagli Stati Uniti per accelerare l’innovazione nel settore. Tuttavia, questa partnership non si concentra sulla potenza di calcolo: i suoi sostenitori credono che anche finanziamenti relativamente contenuti possano avere un impatto significativo in aree critiche come la sanità e la lotta ai cambiamenti climatici.
Al momento, i dettagli di Current AI sono ancora generali, ma il progetto si basa su un concetto chiave: creare un ecosistema che favorisca l’intelligenza artificiale orientata all’interesse pubblico.
Tra gli obiettivi principali dell’iniziativa troviamo:
✅ Migliorare l’accesso ai dati pubblici e privati di alta qualità per l’addestramento dei modelli di AI.
✅ Sostenere lo sviluppo di infrastrutture open source per garantire maggiore trasparenza e sicurezza.
✅ Creare strumenti per misurare l’impatto sociale e ambientale dell’AI.
Il fondatore di Current AI, Martin Tisné, ha dichiarato che l’iniziativa punta a creare un veicolo finanziario che guidi gli investimenti pubblici in progetti critici, come l’uso dell’AI per combattere il cancro o sviluppare trattamenti per il Long COVID.
“Ci troviamo di fronte a un collo di bottiglia nell’AI: stiamo esaurendo i dati disponibili sul web. Ora è essenziale innovare per rendere i dati più accessibili e utilizzabili”, ha spiegato Tisné
Un altro punto cruciale della strategia riguarda il supporto all’open source, con l’obiettivo di garantire che gli strumenti open siano altrettanto utilizzabili e accessibili quanto quelli proprietari.
La partnership spera di unificare il settore dell’AI responsabile, promuovendo standard condivisi per la valutazione e l’audit dei sistemi di intelligenza artificiale. L’obiettivo è coinvolgere diverse comunità e popolazioni per assicurarsi che l’AI venga sviluppata per risolvere problemi concreti.
“Oggi c’è molta attenzione sugli enormi investimenti nell’AI, ma il nostro focus è diverso”, ha spiegato Tisné. “Non puntiamo all’AGI (intelligenza artificiale generale), ma a modelli più piccoli e mirati, con dataset di alto valore”.
Un esempio concreto è il morbo di Parkinson: grazie agli sforzi della Michael J. Fox Foundation, si è riusciti a standardizzare dataset specifici per migliorare la ricerca sulla malattia. Current AI vuole applicare lo stesso approccio ad altre aree della medicina e della ricerca.
L’iniziativa è sostenuta da una combinazione di attori pubblici e privati. Tra i governi che partecipano al lancio troviamo Francia, Germania, Cile, Kenya, Marocco e Nigeria, oltre a Finlandia, Slovenia e Svizzera. È interessante notare che né gli Stati Uniti né alcun governo asiatico fanno parte del progetto: Current AI è quindi un’iniziativa trainata principalmente dall’Europa e dal Global South.
Sul fronte del settore privato, tra i core partner troviamo due colossi statunitensi: Google e Salesforce. Tisné ha dichiarato che la partnership è aperta alla collaborazione con laboratori di ricerca aziendali, startup e aziende tech che utilizzano strumenti open source.
Tra gli altri sostenitori del progetto troviamo la Ford Foundation, la MacArthur Foundation e l’AI Collaborative, un’organizzazione finanziata dal gruppo Omidyar, fondato dal miliardario Pierre Omidyar e sua moglie Pam.
Tisné ha sottolineato che la missione di Current AI non è solo finanziare nuovi progetti, ma anche colmare il divario tra pubblico e privato per amplificare l’impatto delle iniziative AI già esistenti.
“Non mancano progetti AI di interesse pubblico. Il problema è la frammentazione del settore e la mancanza di una strategia comune per lavorare su larga scala”, ha dichiarato Tisné.
Current AI si concentrerà su tre aree chiave:
1️⃣ Supporto finanziario diretto ai progetti AI.
2️⃣ Incubazione di nuove ricerche e innovazioni nel settore AI.
3️⃣ Allineamento dei finanziamenti per garantire che fondi pubblici e privati lavorino su obiettivi condivisi.
Circa il 50% dei fondi raccolti verrà distribuito sotto forma di grant (sovvenzioni), mentre il resto sarà destinato a progetti focalizzati su apertura, accesso ai dati e responsabilità nell’uso dell’AI.
“Questa non è un’iniziativa di policy o regolamentazione, ma un progetto concreto di sviluppo”, ha aggiunto Tisné.
L’iniziativa ha già ricevuto il supporto di diverse figure chiave del settore AI, tra cui:
💡 Arthur Mensch (CEO di Mistral, azienda francese di AI)
💡 Reid Hoffman (co-fondatore di LinkedIn e investitore AI)
💡 Clement Delangue (CEO di Hugging Face)
💡 Fidji Simo (membro del board di OpenAI e CEO di Instacart)
In un documento di supporto, i promotori hanno dichiarato:
“Per ottenere il meglio dall’AI, la società deve essere al comando.”
Hanno inoltre sottolineato l’importanza di:
✅ Rendere i dataset di alto valore accessibili in modo sicuro.
✅ Promuovere lo sviluppo di modelli AI più piccoli ed efficienti.
✅ Potenziare l’open source per garantire trasparenza e sicurezza.
Tisné ha dichiarato che Current AI annuncerà nuovi sostenitori nei prossimi mesi e che uno degli obiettivi è collaborare con la Gates Foundation, particolarmente attiva nell’ambito sanitario.
Infine, riguardo al nome “Current AI”, ha spiegato che il team voleva enfatizzare l’idea di un’AI applicata al presente, senza speculazioni futuristiche.
“Abbiamo passato molto tempo a preoccuparci del futuro dell’AI. Questo progetto si concentra invece sulle opportunità e sulle sfide di oggi.”
Current AI si propone di cambiare il modo in cui finanziamo e sviluppiamo l’intelligenza artificiale per il bene pubblico. Riuscirà questa iniziativa a fare la differenza in un settore dominato dai giganti tech? Solo il tempo lo dirà.
💬 Cosa ne pensi? L’AI dovrebbe essere più regolamentata o lasciata all’innovazione privata? Scrivilo nei commenti!