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Drymerge: la minaccia dell’IT ed il futuro dell’automazione

Le piattaforme che collegano app che normalmente non comunicano tra loro esistono da un po’ di tempo (vedi: Zapier). Tuttavia, non sono diventate molto più semplici da usare per chi non ha competenze tecniche. L’AI generativa ha abbassato leggermente la barriera d’ingresso. Tuttavia, per sfruttare al massimo queste piattaforme — e per risolvere i problemi quando qualcosa va storto — è ancora necessaria una certa conoscenza di programmazione.

Anche gli sviluppatori software Sam Brashears ed Edward Frazer hanno notato questo problema. Durante gli stage presso giganti tecnologici come Meta e Stripe, hanno avuto difficoltà a far funzionare le automazioni usando alcuni degli strumenti di collegamento delle app più popolari.

“Mi sono ritrovato a dover progettare integrazioni e automazioni da zero,” ha detto Frazer in un’intervista. “E Sam credeva che i modelli di AI generativa avrebbero risolto il problema più grande nelle integrazioni — trasformare i dati tra le API.”

Così Brashears e Frazer, amici di lunga data che costruivano software insieme fin dalle elementari, hanno deciso di tentare con una piattaforma di integrazione tra app semplificata e facile da usare.

DryMerge è il frutto del loro lavoro. Un chatbot per la creazione di flussi di lavoro, DryMerge ti permette di descrivere un’automazione che desideri tra app — ad esempio, “Ogni volta che ricevo un’email da un nuovo potenziale cliente, avvisa il team su Slack e aggiungilo su HubSpot” — e si occupa della parte tecnica necessaria.

“Attualmente, i dipartimenti IT usano strumenti no-code complessi per automatizzare i flussi di lavoro per conto di team non IT,” ha detto Frazer. “Un’interfaccia in linguaggio naturale apre l’automazione anche a chi non è tecnico.”

Sembrava un’idea interessante, un chatbot che collega le app per te — soprattutto se, come me, hai passato ore a lottare con IFTTT. Così ho deciso di provare DryMerge, sperando di sostituire una volta per tutte le mie vecchie e malfunzionanti automazioni.

L’interfaccia utente di DryMerge è piuttosto pulita e minimalista. Mi ricorda un po’ ChatGPT; non c’è molto da vedere oltre a un bot testuale. Ogni nuova richiesta (ad esempio, “Inviami un riepilogo dei miei appuntamenti in calendario ogni mattina”) avvia una nuova sessione di chat, e queste sessioni possono essere riviste in qualsiasi momento da un elenco nel pannello laterale a sinistra.

DryMerge si collega a una libreria in espansione di app, tra cui Gmail, Microsoft Outlook, Salesforce, servizi di archiviazione come Dropbox e OneDrive, piattaforme di social media (ad esempio, X), e client di messaggistica (ad esempio, Discord). Una volta creata un’automazione, la piattaforma la inserisce in una finestra dedicata che mostra l’ultima esecuzione dell’automazione e se DryMerge ha riscontrato errori.

Ho provato a impostare alcune automazioni che pensavo potessero essere utili per un giornalista con un’agenda fitta, come una per inserire i contatti di Gmail in un foglio di calcolo e aggiungere le date dagli inviti via email recenti a un Google Calendar. Le cose sono iniziate bene: DryMerge mi ha fatto accedere alle app rilevanti e mi ha chiesto se volevo testare le automazioni per assicurarmi che tutto funzionasse correttamente.

Ma poi sono iniziati i problemi.

Diverse volte, il chatbot di DryMerge ha smesso completamente di rispondere. Altre volte, ha mancato dettagli chiave in una richiesta. Ho provato ripetutamente a far capire a DryMerge che volevo copiare i contatti di Gmail nel mio Google Calendar, ma ad ogni tentativo pensava che volessi inserire manualmente i contatti in un foglio di calcolo.

I contrattempi non hanno rovinato del tutto la mia esperienza con DryMerge. Dando a Cesare quel che è di Cesare, la piattaforma è utile quando funziona. Ad esempio, sono riuscito a far configurare a DryMerge un’automazione che copia i post dal mio account X al server Discord personale che uso per aggregare varie notifiche. Un caso d’uso di nicchia? Forse. Ma farà risparmiare a questo giornalista un sacco di passaggi manuali.

Nonostante i problemi iniziali, DryMerge ha dimostrato di essere promettente in alcuni scenari specifici. L’idea di usare un’interfaccia a linguaggio naturale per creare automazioni tra app è interessante, soprattutto per coloro che non hanno competenze tecniche. Tuttavia, la piattaforma ha ancora delle lacune, e non è ancora in grado di sostituire completamente soluzioni più consolidate e robuste come Zapier o IFTTT, almeno non per ora.

Ad esempio, mentre DryMerge ha eseguito correttamente alcune automazioni di base, come quella che copia i post da X a Discord, ha fallito su compiti più complessi che richiedevano un’interpretazione più accurata delle mie richieste. Questo suggerisce che la piattaforma deve migliorare nella gestione delle richieste più articolate o nell’interpretazione di comandi non perfettamente formulati.

Anche la stabilità del chatbot è un aspetto critico che deve essere migliorato. Quando il chatbot smette di rispondere o non riesce a comprendere correttamente una richiesta, l’esperienza utente può diventare frustrante, soprattutto per coloro che non hanno le competenze tecniche per risolvere questi problemi in autonomia.

Ciononostante, l’approccio minimalista e la semplicità dell’interfaccia di DryMerge sono punti a favore. Il fatto che basti descrivere un’automazione in linguaggio naturale è un concetto potente, in quanto permette a persone senza alcuna conoscenza di programmazione di creare flussi di lavoro personalizzati. Inoltre, l’integrazione con una vasta gamma di app popolari come Gmail, Salesforce e Discord dimostra che DryMerge ha il potenziale per diventare uno strumento versatile per molteplici settori.

DryMerge rappresenta un interessante passo avanti verso la semplificazione delle automazioni tra app, soprattutto grazie all’uso dell’AI generativa. Tuttavia, per essere una soluzione davvero rivoluzionaria, dovrà risolvere i suoi problemi di stabilità e migliorare la capacità di comprendere richieste più complesse. Per ora, potrebbe essere una buona soluzione per casi d’uso più semplici o per chi ha la pazienza di gestire qualche inconveniente tecnico, ma non è ancora pronta per sostituire completamente le piattaforme di automazione più affermate.

COSA NE PENSIAMO NOI DI FUTURE TECH?

Se DryMerge riuscirà a risolvere i suoi problemi attuali e migliorare la comprensione delle richieste più complesse, potrebbe davvero trasformarsi in uno strumento rivoluzionario per l’automazione. L’idea di utilizzare un chatbot basato sull’AI generativa per facilitare l’integrazione tra app rappresenta un’evoluzione importante rispetto agli strumenti no-code tradizionali, che possono essere complicati e richiedere comunque una certa conoscenza tecnica per configurare correttamente flussi di lavoro sofisticati.

Il potenziale futuro di DryMerge

Una delle potenzialità maggiori di DryMerge è quella di democratizzare l’accesso all’automazione, permettendo a persone non tecniche di creare flussi di lavoro tra app diverse semplicemente descrivendo cosa vogliono ottenere. Questo approccio potrebbe ridurre drasticamente la dipendenza dai dipartimenti IT e rendere più veloce l’implementazione di soluzioni personalizzate all’interno di aziende di tutte le dimensioni.

Immagina un contesto aziendale in cui un team di marketing o vendite può automatizzare i propri processi quotidiani senza dover attendere il supporto tecnico. Ad esempio, l’automazione della gestione dei lead o la sincronizzazione tra piattaforme di CRM (come HubSpot o Salesforce) e sistemi di comunicazione interna (come Slack o Microsoft Teams) potrebbe essere configurata in pochi minuti tramite un’interfaccia conversazionale come DryMerge.

Drymerge nel mondo degli investimenti:

DryMerge, con la sua capacità di automatizzare flussi di lavoro e integrare diverse applicazioni tramite un’interfaccia semplice e basata sull’AI generativa, potrebbe avere applicazioni interessanti nel mondo degli investimenti. Ecco alcune idee su come potrebbe essere utilizzata:

1. Monitoraggio automatico delle notizie finanziarie

Gli investitori spesso devono monitorare una grande quantità di notizie e dati per prendere decisioni informate. Con DryMerge, potresti creare automazioni che integrano feed di notizie finanziarie con altre piattaforme. Ad esempio:

  • Questo ti permetterebbe di rimanere aggiornato automaticamente su eventi significativi che potrebbero influenzare i tuoi investimenti.

2. Aggiornamento automatico del portafoglio

Molti investitori gestiscono portafogli diversificati su diverse piattaforme (ad esempio, broker online, banche o strumenti di gestione patrimoniale). DryMerge potrebbe automatizzare l’aggiornamento del portafoglio combinando dati da varie fonti:

  • Questo ti consentirebbe di avere una vista consolidata del tuo portafoglio senza dover aggiornare manualmente le informazioni.

3. Notifiche basate su soglie di prezzo

DryMerge potrebbe automatizzare la ricezione di notifiche basate su variazioni di prezzo di azioni, criptovalute o altri strumenti finanziari. Potresti creare una serie di automazioni che monitorano gli andamenti di mercato e inviano alert quando vengono raggiunte determinate soglie.

  • Questo permetterebbe di reagire rapidamente ai movimenti di mercato senza dover monitorare costantemente le quotazioni.

4. Analisi automatica dei dati di mercato

Gli investitori più avanzati spesso analizzano dati di mercato per identificare tendenze o opportunità. Con DryMerge, potresti creare automazioni che estraggono dati finanziari da diverse fonti e li organizzano per facilitare l’analisi.

  • Questo potrebbe aiutarti a identificare pattern di trading o opportunità di investimento.

5. Gestione degli avvisi di earning call e rapporti trimestrali

Le earning call e i rapporti trimestrali sono eventi cruciali per gli investitori. Puoi usare DryMerge per assicurarti di non perdere questi appuntamenti.

  • Questo ti permette di essere preparato per gli aggiornamenti fondamentali senza doverli cercare manualmente.

6. Automazione della strategia di trading

DryMerge potrebbe aiutare a implementare strategie di trading più automatizzate, soprattutto per chi utilizza API di trading o piattaforme avanzate come MetaTrader.

  • Anche se DryMerge non gestisce direttamente operazioni di trading, potrebbe facilitare la comunicazione tra piattaforme e creare alert automatizzati per eseguire azioni strategiche.

7. Report finanziari automatizzati

Gli investitori, specialmente quelli che gestiscono fondi o portafogli di grandi dimensioni, devono spesso generare report finanziari periodici. DryMerge potrebbe automatizzare la raccolta dei dati e la creazione di report.

  • Questo ti permetterebbe di risparmiare tempo nella preparazione manuale dei report e ottenere una panoramica regolare delle tue performance.

8. Aggregazione delle analisi degli esperti

Molti investitori seguono esperti finanziari o piattaforme che offrono analisi di mercato. DryMerge potrebbe aggregare queste informazioni in un unico flusso.

  • Questo ti consentirebbe di avere una visione globale delle opinioni degli esperti senza dover visitare più siti.

9. Gestione delle criptovalute

Gli investitori in criptovalute potrebbero usare DryMerge per automatizzare la gestione del proprio portafoglio di crypto, tracciando i movimenti di prezzo o sincronizzando i dati tra vari wallet e exchange.

10. Integrazione con strumenti di risk management

Per chi è attento alla gestione del rischio, DryMerge potrebbe integrarsi con strumenti di analisi del rischio e piattaforme di gestione degli investimenti.

  • Questo potrebbe migliorare la gestione del rischio senza richiedere un monitoraggio costante da parte dell’investitore.

Sfide ancora aperte

Nonostante questo potenziale, DryMerge deve ancora affrontare alcune sfide tecniche significative. Oltre alla già menzionata difficoltà nella gestione di richieste più complesse, ci sono altri aspetti da considerare:

  1. Affidabilità e performance: Le interruzioni di risposta del chatbot, come descritto durante la mia prova, rappresentano un ostacolo notevole. Per una piattaforma di automazione, l’affidabilità è fondamentale, poiché gli utenti si aspettano che i loro flussi di lavoro funzionino senza interruzioni.
  2. Gestione degli errori: Un altro aspetto cruciale è la capacità di DryMerge di gestire e segnalare gli errori in modo più dettagliato. Attualmente, il sistema segnala solo se un’automazione ha fallito, ma fornire più informazioni su perché un’automazione non ha funzionato potrebbe aiutare gli utenti a risolvere i problemi più facilmente.
  3. Espansione delle integrazioni: Anche se DryMerge supporta già molte app popolari, la sua libreria di integrazioni dovrà espandersi ulteriormente per competere con piattaforme affermate come Zapier, che ha migliaia di integrazioni. Inoltre, il supporto per flussi di lavoro più complessi e multi-step sarà essenziale per attrarre utenti aziendali con esigenze più avanzate.

AI generativa e automazioni avanzate

Uno degli aspetti più interessanti di DryMerge è il ruolo dell’AI generativa nel trasformare dati e facilitare l’integrazione tra le app. Questo tipo di tecnologia ha il potenziale di risolvere uno dei problemi più difficili nell’integrazione: il mapping dei dati tra API diverse. API diverse spesso rappresentano gli stessi dati in modi differenti, e l’AI generativa può aiutare a tradurre questi dati senza che l’utente debba intervenire manualmente.

Ad esempio, se vuoi sincronizzare i dati di contatto tra un CRM e una piattaforma di email marketing, l’AI generativa potrebbe automaticamente riconoscere e mappare i campi giusti (come “nome”, “email”, “azienda”, ecc.) tra le due piattaforme, semplificando enormemente il processo.

Rimane da vedere quanto rapidamente riusciranno a risolvere le sfide attuali, ma il fatto che siano riusciti a combinare chatbot, AI generativa e automazioni in un unico pacchetto suggerisce che questa potrebbe essere una direzione futura importante per il settore delle automazioni no-code.